Si divertiva molto con quel mortale, forse era l'unico che la faceva divertire a quel modo. Credeva nel ritorno di Fefnir, evidentemente non si rendeva conto di parlare,toccare e quasi disprezzare colei che generò il buio,la notte e i suoi amati sentimenti di sangue?
Credeva che fosse davvero un misero demonietto di qualche secolo?
Scellerato,sciocco e avventato.
Sentiva una miriade di sentimenti e pensieri che si affollavano nella mente del giovane, sentimenti che passavano dalla voglia di battaglia e sangue sparso a sesso,a di nuovo sangue;incredibile fu anche ciò che vide nella sua mente, la sua nasciata,l'infanzia,la breve vita e persino il nome che aveva.
Tharanis.
Singolare, il fato si burlava, forse, di lei?Non credeva, ma il fatto che egli portasse lo stesso nome del suo gemello, Tharanis re della Luce e delle Illusioni, un uomo che governava spudoratamente sulla sua corte dei 'privilegiati' Luminosi e che rinnegava il suo legame di sangue con lei.
Tsk!
Si interessò maggiormente dopo questa piccola indagine, e scostando il dito con cui l'aveva toccata,poggiò la palma sul tatuaggio "religioso" facendolo avvampare come, ne era certa, mai aveva fatto.
E improvvisamente si rese conto di dove aveva incontrato quel tizio, una battaglia a cui partecipava su entrambi i fronti, e su cui aveva gettato l'ombra della mera follia, dell'abisso, della sete spropositata di sangue.Condivise il ricordo con il giovane, e sorrise, contenta per la prima volta dopo qualche tempo.
Si avvicinò un poco a sussurare parole roche.
Te ne ricordi, per caso?