Cyar BlacklightNon ci credo, NON voglio crederci...Mormorava costantemente, mentre continuava a camminare per il Giardino, guardandosi attorno.
Oltre alla classica armatura nera in cuoio, indossava un lungo mantello nero, aperto sul davanti e che si muoveva appena a causa del vento.
Il passo di Cyar era rapido ma silenzioso, come se non fosse lì, e, come al solito, le ombre accanto a lui ogni tanto sembravano muoversi quasi impercettibilmente.
Non posso essermi perso in un giardino... non è possibile... Borbottò di nuovo. Il suo sguardo ambrato, degno del più feroce dei predatori, saettò nuovamente verso i cespugli e gli alberi. Che gli sembravano sempre tutti uguali.
Si schiaffò una mano sulla fronte, sospirando.
Sarebbe morto in quel posto, lo sapeva. Che cosa ne sarebbe stato di lui? Già vedeva gli uomini del re riferire al loro Sovrano che il mercenario Cyar Blacklight, disperso nel giardino e stremato dalla fame e dalla sete, era stato assaltato e divorato da un gruppo di scoiattoli mannari durante una notte di Luna Piena.
No, non poteva morire divorato dagli scoiattoli.
Sospirando profondamente voltò l’angolo dietro una siepe e si trovò davanti
Mysteriaca, che stava seduta sotto un albero. Impiegò un attimo prima di spiccicare parola, giusto il tempo di ricomporsi. Dopotutto era pur sempre un signore delle ombre...
Salve...Salutò, quasi sottovoce ed abbozzando un sorriso lievemente sarcastico. Al tempo stesso accennò un piccolo inchino.
Anche voi nuova di questo posto?Domandò un attimo dopo, in tono cordiale.
La recita era perfetta, nessuno avrebbe potuto sospettare che fino a pochi attimi prima temeva di morire divorato dagli scoiattoli.
O almeno sperava fosse così...