La terra in torno a me...

Alpha Chaos

Il re non aveva servizietti per Alpha... Allora si mise a camminare fino a quando, con la luce splendente della luna, non vide un terreno intriso di morte, certamente un vecchio campo di battaglia. Eppure questo odore non lo demoralizò... Gli fece pensare quando uccideva gli orchi con la sua amata... Improvvisamente il ricordo di lei arrivò improvviso come un lampo che gli provocò dolore... Aveva il cuore a pezzi... una singola lacrima scese dalla sua guancia destra... Allora fece una cosa che non aveva mai fatto: prese le sue due spade e si avvicinò ad un albero e iniziò a colpirlo con tutta la sua rabbia. Dissè, con voce addolorata:
Questo è per la mia amata! Questo è per il mio regno! Questo è per il mio popolo! Questo è per mio Padre! E questo è per Me stesso!
Corse sulla corteccia dell' albero e tagliò qualche ramo con un fendente.
Improvvisamente, dietro un albero, vide una parete rocciosa che poteva essere alta circa 3m e larga 10m.
Allora d'impulso si mise a correre e correre fino a quando non fu sulla parete a 2m di altezza e poi ancora e ancora e ancora. Allora scese e percorse la parete in orizontale... I suoi muscoli erano ancora freddi...

ECLIPSEL

Erano passate diverse settimane dall'arrivo di Eclipsel al castello, nessuna novità per quanto riguarda il fratello James. Si dice che la speranza è l'ultima a morire, ma è anche la prima a prenderti in giro.
La ragazza aveva sperato di ritrovare in poco tempo il fratello, ma ovviamente finchè rimaneva al castello e non si metteva alla ricerca, era chiaro come il sole che non avrebbe compiuto la sua missione.
E inoltre aveva tentato di partecipare al torneo, ma con scarsi risultati, infatti non aveva superato nemmeno il primo turno.
Una sera Eclipsel decise di passeggiare nelle vicinanze del castello, come faceva sempre.
Si ritrovò nel campo d'addestramento e si sedette nell'erba umida contemplando la luna, che quella sera era piena.
Chiuse gli occhi e si concentrò sui rumori che la circondavano.
All'improvviso sentì nella sua testa i lamenti di dolore di un albero, non molto lontano da lei, così raggiunse la pianta.
Si potevano scorgere dei profondi tagli nella corteccia e alcuni rami erano stati tagliati da non molto tempo.
Eclipsel si guardò intorno, per poi scorgere un ragazzo che continuava a correre.
Mi scusi, le serve aiuto?
domandò quella al giovane.

Alpha Chaos

Una giovane donna si avvicinò ad Alpha chiedendogli se avesse bisogno di aiuto, allora mille pensieri iniziarono a vorcicargli per la testa:
Chi è? Che cosa ci fa qui? Come mi ha notato? E' una bella ragazza... e se... (Noi conosciamo il nostro Alpha: Piange dal dolore, ma quando vede una bella ragazza gli vengono in mente le peggiori sensazioni del mondo)
Quindi: lei mi chiede se serve aiuto. No, ma mi permetta, ordunque, di chiederle il suo nome e se vorrebbe concedermi un grazioso duello non letale, magari con armi di legno. Se acconsente vorrei chiederle in cosa consiste la sua specialità di combattimento.
Facendo ricorso al suo vocabolario ben fornito, trovò il modo più discreto di chiedere... Un duello... Il solito Alpha...

ECLIPSEL

Il ragazzo le si avvicinò e le chiese di combattere. Eclipsel ci pensò un po', non era mai stata una ragazza violenta e combattere di certo era l'ultima cosa che voleva.
Il ragazzo la rassicurò che non ci sarebbero stati spargimenti di sangue, ma ancora non era del tutto convinta.
Se lei sta cercando uno scontro emozionante, credo che ha sbagliato persona. Non sono molto esperta con le armi.
Disse in risposta al ragazzo. Quello le chiese anche il nome e la sua specialità. Lo squadrò dal basso verso l'alto.
C'era da fidarsi di lui, o avrebbe dovuto tenersi in guardia?
Vuole sapere troppe cose, mio signore. Il mio nome è Eclipsel.
Rispose incrociando le braccia. La ragazza non aveva con sè ne la spada ne l'asta, perciò sperò che il ragazzo non le chiedesse ancora di combattere.

Alpha Chaos

Bè, non credo che lei abbia delle armi con sè. Dunque, signorina Eclipsel, potrei chiederle cosa ci fa una così bella fanciulla qui fuori tutta sola, con la luce della luna che abbaglia il nostro viso, che tra l'altro il suo è molto grazioso?
la guardò dal basso, finendo col fissarla in viso.
Alpha si mise a sedere a terra, chiedendosi il perchè di questo incontro così fortunato, perchè era ormai un bel pezzo che era arrivato al castello ma ancora non aveva scambiato quattro chiacchere con nessuno.
Almeno se non duelliamo posso provarci a capire qualcosa della situazione
La luce della notte era davvero... Romantica...

ECLIPSEL

Il ragazzo si sedette nell'erba e iniziò a chiederle che ci facesse in quel posto. Le disse anche che aveva un bel viso.
Eclipsel alzò un sopracciglio, stupita di quel ragazzo. Ci stava forse provando?
Probabile, ma questo non le interessava più di molto, non aveva raggiunto il castello per incontrare gente nuova, ma solo per ritrovare il fratello.
E sperava che il ragazzo - Eclipsel si accorse dopo un pò che si trattava di un elfo - non pensasse che lei avrebbe ceduto alle sue lusinghe.
Ma d'altrocanto si sedette anche lei, guardando i ciuffi d'erba mossi dalla leggera brezza della notte.
Sono solo venuta a fare una piccola passeggiata, ultimamente la notte non dormo....
disse osservando la luna, sapeva benissimo il motivo delle sue notti insonne.
E voi invece, che ci fate da solo nella notte a tagliare i rami delle piante?
chiese indicando il povero albero che ormai aveva perso i suoi "arti".
Non credo che l'albero vi abbia fatto del male per meritarsi questo. Lei non crede?
aggiunse guardandolo negli occhi.

Alpha Chaos

La ragazza si sedette e chiese e infine chiese ad Alpha perchè avesse tagliato quei rami, fissandolo negli occhi, allora Alpha rispose:
Quell'albero?... Gli alberi suscitano in me il brutto ricordo... Morte... Sofferenza... Crudeltà... sotto gli alberi della mia amata patria ho perso ciò che avevo di più caro al mondo: mio padre, il mio migliore amico, nonchè mio generale, il mio regno e... La mia amata...
Non gli piaceva ricordare... Avrebbe voluto distruggere quell'albero... Una lacrima scese dalla sua guancia destra per finire sull'erba fredda di rugiada. Guardò la ragazza. Poi chiese:
Per caso le do fastidio?
Le chiese guardandola negli occhi e sollevando i suoi occhiali.

ECLIPSEL

Eclipsel guardò il ragazzo mentre parlava, e vide che intanto una lacrima aveva percorso una sua guancia. La ragazza sentì una grande pena per quel ragazzo. Poi egli le chiese se fosse infastidita da lui, e a quel punto la ragazza scosse la testa.
Nessun disturbo.... Comunque la capisco.... So che vuol dire perdere i propri cari.
disse pensando alla sua famiglia, oramai distrutta per sempre.
Come poteva esserci tanta ingiustizia al mondo? Perchè le persone buone dovevano avere questo trattamento?
A quanto pare il fato ha deciso di giocare a nostro sfavore. Sembra che siano solo le persone buone a dover soffrire e a dover pagare con la vita....
si rattristò, pensando ai suoi genitori e a suo nonno. Loro non avevano fatto nulla di male, eppure ora non c'erano più.

Alphachaos

Prego mi dia del tu.
Io sono Alpha chaos, principe di Zargor.
Disse ciò e cercò di prendere un argomento
Sono al cospetto del Dragon Hunter perchè ho sentito che ha problemi in patria, vorrei evitare che il suo regno cada rovinosamente come il mio, lei perchè è qui?
Ricordando il suo regno trattenne a stento un altra lacrima; non sapendo come fosse per gli umani ma per gli elfi versare troppe lacrime era segno di debolezza...

ECLIPSEL

Alphas cambiò discorso, chiedendo ad Eclipsel il motivo per cui si trovava al castello. Eclipsel sospirò, sarebbe dovuta ritornare al discorso precedente, facendo soffrire ancora il ragazzo.
Sono giunta fin qui per potermi allenare, seppur combattere non sia la mia specialità.
mentì, non volendo abbattere ancora di più l'animo di Alphas.
Di solito non era brava a fingere, perciò distolse lo sguardo dal ragazzo, sapendo che se egli l'avesse guardata negli occhi avrebbe capito tutto.
Guardò di nuovo la luna sopra le loro teste e la trovò molto bella.
Questo regno ha bisogno d'aiuto, ma sono sicura che non cadrà rovinosamente.
disse cercando di rassicurare Alphas.

Alpha Chaos

Alpha vide che distolse lo sguardo... Mentiva ma non se la sentiva di approfondire quel tasto che pareva dolente nell'animo di Eclipsel quindi cercò di nuovo di cambiare discorso:

Fa freddo qui fuori, che ne direbbe di andare al castello, magari al Salone?
Ormai era stufo di quell'aria fredda... Non era Estate... Ed era quasi mezzanotte...

ECLIPSEL

Ancora guardava la luna splendente. Eclipsel poi sentì la voce di Alpha, che voleva rientrare al castello.
Sembrava che non si fosse accorto della bugia della ragazza. Per fortuna, altrimenti avrebbe dovuto di nuovo farlo soffrire.
Ora che Alpha l'aveva fatto notare, Eclipsel sentì il freddo avvolgerla, perciò optò per la decisione dell'elfo.
D'accordo, è meglio entrare.
disse alzandosi e tendendo una mano ad Alpha.