L'alba - il servo di Adanos, Libera! è aperta a tutti!

Era la prima volta che il re la mandava in missione. Non era stato molto preciso al riguardo. Aveva solo detto di dirigersi a Capodum e di dare aiuto ai superstiti della cittadina. Aveva infatti saputo che il luogo era stato attaccato, non si sa da chi né perché. Compito di Aaliyah era di aiutare i superstiti, se mai ce ne fossero stati, e di investigare sull'accaduto.
La ragazza non era amante di questo genere di missioni. Non sentiva di essere portata nel confortare chi aveva perso la casa e i familiari. Ma almeno, se ci fosse stato bisogno di menare le mani, lei sarebbe stata pronta.
Era partita subito dopo il comunicato del re. Aveva lasciato Poring nella sua camera, raccomandandogli di fare tantissima attenzione quando si spostava per il castello. Non si fidava a lasciarlo lì da solo ma si fidava ancora meno di portarlo con sé, non sapendo cosa l'attendeva.
Poiché il luogo era coperto da neve e gelo, si era portava via una giacca pesante che le arrivava al sedere e la copriva fin sotto il collo. Il seno era, per una volta, oscurato agli occhi altrui ma se ne poteva notare la sagoma sotto il tessuto della giacca. Le gambe erano fasciate da un paio di pantaloni neri e attillati, pesanti e ottimi nel caso avesse dovuto correre e/o lottare. Ai piedi portava i soliti stivaletti e Chaos era imbragato sulla schiena mentre Ax era appeso alla cintura.
Camminò a lungo, poiché non le era stato dato alcun mezzo di trasporto. Questo, più volte, la indusse a chiedersi perché avesse accettato. Per noia, probabilmente. Camminava più a lungo possibile, fermandosi poco in ogni luogo. Poi, dopo 4 giorni di vagabondaggio solitario, in cui si trovò a volte a litigare con se stessa ad alta voce, vide in lontananza un gruppo di persone che smontava un accampamento piuttosto improvvisato. Con passo deciso si avvicinò a loro.

Da quel che poteva vedere, le persone di quell'accampamento erano davvero poche. Se si trattava dei soli superstiti che stava cercando, era stata una vera strage allora.
Un uomo di quelli presenti si allontanò dagli altri e si diresse proprio verso di lei. Era chiaro che volesse sapere chi lei fosse e che intenzioni avesse. Dopo quel che doveva essere avvenuto nel loro villaggio, la prudenza non era mai troppa.
Portava in mano una lancia, pronto probabilmente a combattere nel caso fosse necessario. Che fosse il capo del villaggio? Improbabile, aveva più l'aspetto e il fisico di un guerriero. Forse era solo uno che in quel villaggio era di passaggio, chissà.
Si presentò come Hatrax. Il nome non le disse nulla, non aveva mai sentito parlar di lui. Aveva un modo di parlare molto cordiale, anche in quella situazione. L'opposto di Aaliyah insomma.
« Mi chiamano Blacksmith » disse, evitando, per abitudine, di dire il proprio nome. Non era tanto una forma di scortesia, che in quel momento non aver ragion d'essere. Era proprio un suo "rituale". Solo alle persone di cui lei si fidava avrebbe detto il vero nome.
« Sono qui per ordine di re Balmung Featherly » aggiunse, mentre con lo sguardo studiava ancora una volta l'accampamento e i superstiti.
« Ho il compito di aiutare i superstiti e di indagare su quanto è avvenuto » concluse, guardando negli occhi quell'Hatrax.

Attese il permesso e poi seguì l'uomo verso l'accampamento. Un altro uomo, provato ed impaurito, si avvicinò ad Hatrax, probabilmente per venir messo al corrente su chi fosse lei. Pochi attimi dopo alcuni bimbi fecero capolino, regalando ad Aaliyah sguardi pieni di tristezza e diffidenza. Nonostante fosse una guerriera poco propensa ai sentimentalismi, c'erano cose che nemmeno lei sopportava. Distolse lo sguardo, tornando a concentrarsi sul guerriero.
In tutta risposta si tolse lo zaino, dopo aver sganciato Chaos e averlo posato al suolo. Dentro vi aveva riposto i viveri per 5 giorni, contando che aveva una buona resistenza. Non sarebbero resistiti neanche un giorno però dandoli a quella povera gente. Meglio di niente, sicuro, ma bisognava pensare a come sfamarli una volta finite le sue provviste.
« Purtroppo non è molto » rispose chiudendo lo zaino e lanciandolo ai piedi della donna. Non si azzardava ad avvicinarsi, non voleva spaventare lei e i bambini.
« Bisogna provvedere a procurarsi ulteriore cibo. In più bisogna pianificare il viaggio da qui al castello. Di sicuro queste persone potranno trovare un riparo e una momentanea sistemazione » spiegò rivolgendosi prevalentemente al guerriero.
Una volta sistemate quelle persone, sarebbe dovuta tornare indietro per indagare. Che palle, le sarebbe toccato fare due volte il tragitto.

Non era nemmeno lei pratica della zona. Non aveva la minima idea di cosa fossero quei Caribù a cui l'uomo si riferiva, probabilmente erano un tipo di selvaggina. Per decidere la strategia migliore per la loro caccia avrebbe dovuto saperne di più. Quell'informazione poteva comunque attendere. Era meglio infondere sicurezza ai presenti, fingendo di sapere esattamente quello che dovevano fare e come andava fatto.
« Non producete rumori inutili e non accendete il fuoco. Fate in modo che ci sia sempre qualcuno a montare la guardia » disse con un tono piuttosto autoritario volto a far intendere a quelle persone che dovevano ascoltarla. Non le piaceva particolarmente dispensare ordini ma non c'era il tempo per discutere democraticamente. In più si aspettava che Hatrax concordasse con lei. Sembrava sveglio. Probabilmente era anche un buon oratore.
« Andiamo subito. Prima cominciamo, prima finiamo » disse quindi rivolta verso il guerriero, mentre rimetteva Chaos sulla schiena e assicurandosi che Ax fosse ben agganciata. Fece un cenno col capo a mo' di saluto rivolgendosi a quei poveri disperati e si diresse fuori da quell'accampamento improvvisato, sicura che lui l'avrebbe seguita. Una volta abbastanza distanti avrebbe concordato con lui il metodo di azione.

Il guerriero la seguì subito, ringraziandola per l'aiuto. Non appena furono, secondo lei, abbastanza distante a non essere uditi, si voltò verso di lui, continuando a camminare.
« Non ringraziarmi ancora. Prima dobbiamo salvare quelle persone » rispose, amareggiata.
« La speranza aiuta ma non fa miracoli... Comunque ora che facciamo? So cacciare uomini ma non animali » confessò, guardandosi intorno. In quel mentre udì un rumore provenire dalla foresta. Osservò Hatrax tendere l'arco.
« Non ho armi a lungo raggio, devi pensarci tu » gli sussurrò piano, sganciando con attenzione Ax. Se si fosse trattato di un animale innocuo non ci sarebbe stato alcun problema. Nel caso avessero a che fare con qualcosa di più grosso, avrebbe avuto più senso ingaggiare con lui un combattimento con armi pesanti.
« Comunque non ho capito cosa ci fai con quelle persone. Sembri un guerriero, tu » aggiunse, sempre bisbigliando e rimanendo immobile.

Non poté fare a meno di ridacchiare nel sentirsi chiamare "figlia della fretta". C'era qualcosa in quel guerriero che la calmava. Si fosse trattato di qualcun altro, probabilmente lo avrebbe preso a pugni. Ne era certa.
Non indagò oltre su quel fatto curioso poiché avevano ben altro a cui pensare.
Si voltò verso di lui con espressione interrogativa quando le chiese aiuto. Stette a guardare i suoi movimenti, non comprendendo come mai posasse l'arco, unica arma a distanza di cui disponevano. Improvvisamente il corpo del guerriero venne circondato da un'aura verdastra. Ci mise un po' ad accorgersi delle conseguenze che quella sua tecnica ebbe. Rimase sinceramente impressionata da ciò che dimostrava di poter fare. Non si mosse fino a quando non sentì l'ordine/richiesta che le impartì. Nonostante non le piacesse che qualcuno le dicesse che fare, era evidente che non poteva sottrarsi a quella richiesta. Erano lì proprio per cacciare. Solo non comprendeva perché avesse sprecato energie per uccidere l'animale con l'ascia e non con la freccia. Doveva avere un codice d'onore tutto suo.
Aaliyah guardò l'animale, assorto mentre contemplata Hatrax. Sapeva come uccidere un uomo ma non come si uccidevano un animale. Soprattutto se si voleva "il colpo solo senza dolore". Doveva andare ad intuito.
Sollevò Ax poco sopra la propria spalla e sferrò un colpo verticale dritto sul collo dell'animale. La lama perforò le carni e frantumò le ossa che le sbarravano la strada, decapitando di fatto quel che sarebbe diventato cibo. Il sangue arterioso schizzò intorno alla ferita, macchiandole l'arma, la mano e la manica del braccio destro. Doveva aver esagerato, ma ormai il danno era fatto.

Aaliyah rimase immobile, con Ax in mano che gocciolava sangue animale al suolo. Osservò le movenze di quel guerriero, trovando che sembrassero far parte di un rito a lei sconosciuto. Del resto le parole da li pronunciate non appartenevano ad una lingua a lei conosciuta, nemmeno i suoni erano vagamente riconducibili a qualcosa che aveva già udito. Ebbe un minimo scatto quando lui prese in braccio l'animale. Il suo istinto voleva metterlo in guardia sul fatto che si sarebbe macchiato ma un attimo dopo si diede della stupida perché era evidente che lo aveva capito da solo.
Camminò quindi al fianco di Hatrax, mentre questi le parlava un po' di quanto era accaduto. La ragazza lasciò passare qualche momento, prima di prendere a sua volta la parola.
« Cosa vi ha attaccato? »
Era una domanda essenziale. Poiché avrebbe dovuto far rapporto al re e lui l'avrebbe probabilmente mandata a risolvere la faccenda, era bene informarsi su che genere di nemico si sarebbero trovati di fronte.
«Ah, ci penso io a produrre il fuoco per cucinare quella bestia » precisò, riferendosi alla sua abilità di sputare fuoco.
Si rese quindi conto che le tracce di sangue lasciate cadere dall'animale avrebbero richiamato altri predatori che, seguendole, sarebbero arrivati all'accampamento. Purtroppo, anche coprendole, l'odore sarebbe rimasto. Nel caso, comunque, avrebbero ucciso anche il predatore e ne avrebbero fatto ulteriore scorta di cibo.