L i v i n g ~ F o r...?

« Older   Newer »
  Share  
[».Leila~.]
view post Posted on 13/1/2010, 16:38





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Era un giorno indefinito di primavera, e le sensazioni che permeavano Luna erano di stupore e meraviglia, intanto che sedeva sul manto erboso della Terra del Vento, su cui, forse, vi avevano riposato migliaia e migliaia di viaggiatori.
Sorrise, la Demone. Si trovava ora su una collina poco distante, che sovrastava il paesaggio.
Distese le braccia all'indietro, e vi si appoggiò, reclinando la testa e chiudendo gli occhi.
Ben presto la sua posizione tuttavia la stancò, e si lasciò cadere sulla schiena. Riaprì gli occhi, per ammirare le eterne spirali delle nuvole candide, che sempre si lasciavano dietro una scia di luce diffusa, così tenera e ipnotizzante...
Guardò a destra, dove una rosa stava pungendo la sua mano che si era distesa per sbaglio. Si mise a sedere, schiena ritta, e la colse per ammirarla meglio. I petali disposti in cerchi concentrici -o a spirale?- erano setosi al tocco, inebrianti al profumo. Sotto la rosa alcune spine uscivano dal gambo, piccole e pungenti.
Anche nei più piccoli esseri viventi la Natura aveva mostrato al mondo la sua opera di perfezione, e aveva donato al medesimo tempo la bellezza e la possibilità di difendersi, qualità che, insieme, erano fatali e attraenti allo stesso tempo. Un'pò come lei. La strinse forte nel palmo della mano e si distese di nuovo.
Non vi era anima viva in quel luogo, solo il fruscio del vento sull'erba sembrava parlare.
Anzi, no. Aveva trovato un altro essere viente. Era la rosa. A terra. Sublime come non mai, e nello stesso momento così vicina a Luna. Ma era cambiata.
I suoi petali erano diventati neri. Le sue spine, spezzate.
















Table Code by ~Revy;. Don't Copy.



Edited by [».Leila~.] - 13/1/2010, 19:47
 
Top
Josh,
view post Posted on 13/1/2010, 21:51




Quando si cambia ambiente,
anche lo scorrere del tempo e
delle emozioni assume improvvisamente
una dimensione diversa.


La Terra del Vento era un luogo a lui totalmente sconosciuto; in effetti nessuno conosceva i segreti che quel posto celava. Stando a quanto era stato detto, era da lì che la grande guerra che vedeva rivali la Setta Oscura e il Dragon Hunter aveva avuto inizio. Era proprio quella la terra d'origine della stessa famiglia del Re, ma Josh continuava a chiedersi dove diavolo fossero le città, in quel luogo dimenticato da Dio. I poemi epici narravano addirittura di un monte abitato esclusivamente da draghi. Ma per quanto i ricercatori avessero girato in lungo e in largo, non era stato trovato niente di simile. Quella terra era un mistero irrisolto: almeno su questo non vi era alcun dubbio. La natura, certamente, era capace di nascondere qualsiasi cosa all'occhio umano se solo lo desiderava.

Non riusciva ad orientarsi perfettamente. Primo perchè era un secolo che si trovava a passare da quelle parti, e poi perchè non vi era mai andato di giorno. Ricordava ancora l'incantevole paesaggio notturno che era possibile ammirare in quella terra. Ora, invece, il sole gli copriva in parte la visuale. E ovviamente c'era il vento, che faceva sentire la sua presenza incessantemente. Cos'era andato a fare lì? Assolutamente niente. Erano giorni che non aveva niente di concreto da fare, e così ne approfittava per visitare prima un luogo, poi l'altro.

Dopo diversi minuti di cammino, il paesaggio continuava ad essere piatto, immutato. No, ecco, qualcosa stava cambiando. Ora riusciva a scorgere qualcosa in lontananza. Un essere umano, questo lo capì subito. Fece ancora qualche passo e realizzò che quello fosse un essere umano di sesso femminile. Infine, quando fu abbastanza vicino da mettere a fuoco i dettagli, identificò la ragazza con qualcuno di sua conoscenza. Con passo felpato, sfruttando il fatto che il rumore del vento attutiva ogni rumore, le si avvicinò, giungendole alle spalle. Nel frattempo aveva pensato a uno dei suoi soliti scherzetti cretini volti a far prendere un colpo alle persone. Si piegò lentamente sulle gambe, portandole infine con un movimento rapido il braccio attorno al collo, stringendola in quella morsa mentre la attirava verso di sè, quasi fosse un maniaco che avrebbe voluto soffocarla.


 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 13/1/2010, 22:07





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Quella terra era assolutamente deliziosa.
Una leggera brezza carezzava l'erba come la mano di un'amante, increspandola leggermente come faceva il vento su un lago. Il cielo azzurro era rischiarato da ogni nuvola, era perfetto, privo di imperfezione. Dava un senso di pace e di infinito, almeno alla Demone.
Il tutto, poi, era privo di viaggiatori e seccatori vari, regnava solo il candido suono del silenzio. Musica per le sue orecchie.
Alzò di più il viso, lasciandosi baciare dai tenui raggi del sole.
Che bella sensazione...
Purtroppo, la bella sensazione durò poco. Molto poco. Luna era così immersa nella tranquillità che neanche si accorse che un'altra presenza era comparsa in quel luogo. Lo scoprì solo quando si sentì afferrare con un braccio attorno al collo.
Istintivamente sobbalzò ed alzò una mano per affondare le dita nella pelle del braccio dell'individuo. Mugolò qualcosa di incomprensibile, prima di alzare lo sguardo verso il suo "maniaco".
Gli occhi della donna si spalancarono, poi soffocò una risata e socchiuse gli occhi, i muscoli portati a rilassarsi.
Josh! E dire che stavo per morderti il braccio.
Ghignò.





Table Code by ~Revy;. Don't Copy.


 
Top
Josh,
view post Posted on 13/1/2010, 23:00




Se qualcuno avesse aperto la finestra,
messo dentro la testa e mi avesse gridato
"La tua vita è un fallimento"
non avrei avuto nessuna prova per negarlo.



Che coincidenza. Negli ultimi giorni non aveva beccato Luna all'interno del castello nemmeno a pagarla, e adesso se la ritrovava in un punto invisibile sulla cartina della sconfinata Terra del Vento. Josh sorrise divertito all'affermazione di lei. In effetti non gli sarebbe dispiaciuto se gli avesse morso il braccio: adorava i morsi. Scacciò immeditamente quel pensiero per paura che lei potesse coglierlo, per poi mollare la presa e cadere seduto.
Io, invece, ero quasi tentato dal morderti il collo.
Subito dopo aver detto quella frase si portò il palmo della mano alla fronte. A volte si meravigliava delle cretinate che la sua bocca era capace di proferire. Forse il pensiero di fare una cosa simile gli aveva anche sfiorato per un attimo la mente, ma perchè doveva dirlo ad alta voce? Era un vizio che non si era mai riuscito a togliere, quello di buttare fuori un pensiero con le parole ancor prima di riuscirlo a pensare. Per farla breve, quando si trovava di fronte a qualcuno gli capitava di riflettere a voce alta. Comunque la frase, in quel caso, poteva tranquillamente passare per una battuta detta in maniera scherzosa, senza la benchè minima traccia di malizia. Ma il suo volto avvampò comunque. Ecco un altro guaio: arrossiva per la più insignificante idiozia.
Hmm. Come mai così lontana dal castello?
Chiese, cercando vertere il discorso su qualcosa di diverso.



Edited by Josh, - 14/1/2010, 17:01
 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 14/1/2010, 17:16





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Alla strana affermazione di Josh, Luna inarcò un sopracciglio - a metà tra la sorpresa e la curiosità - e poi sorrise.
Mi chiedo come farai...
Che ragazzo divertente! Non sapeva se stesse dicendo la verità o se fosse una battuta, si ritrovò comunque a sorridere divertita. Per poi indirizzare alla sua persona uno sguardo caldo e penetrante.
Non vedo canini affilati e lucenti.
Replicò suadente, vedendolo sedersi sul manto erboso. Ritornò per un momento ad osservare quello sconfinato mare verde e sospirò d'innanzi a quella tranquillità. Con la coda dell'occhio tornò su Josh e le sembrò quasi che il viso di lui arrossisse per l'imbarazzo, ma non riuscì ad esserne certa perchè la sua domanda la distrasse.
Ci sono delle volte che i luoghi comuni mi fanno soffocare.
Spiegò, mettendosi seduta e ruotando il corpo, in modo che potesse guardare l'umano. Si "abbracciò" le gambe e rimase a contemplarlo, lasciando che il vento di quella terra le facesse oscillare i lunghi capelli ondulati.







Table Code by ~Revy;. Don't Copy.

 
Top
Josh,
view post Posted on 14/1/2010, 19:25




I'm just one of those ghosts,
Travelling endlessly.


Josh inarcò un sopracciglio assumendo un'espressione pensierosa, quasi stesse riflettendo; c'era ben poco da riflettere, comunque. Inizialmente lasciò cadere la prima affermazione di lei, sui canini affilati.
Non ti facevo così poco comune.
Sorrise, riferendosi alle sue ultime parole. Non aveva mai capito la gente con quella parola: comune. Magari per qualcuno la cioccolata potrebbe essere la cosa più comune del mondo, ma per qualcun altro no. Tutto è relativo: anche il concetto di comune. Tacque per alcuni istanti.
Stai attenta, non solo i vampiri mordono.
Disse infine, come se si fosse ricordato solo in quel momento di cosa volesse dirle. Il tono della sua voce aveva preso una strana piega, tingendosi di una sfumatura abbastanza seria. Sembrava un avvertimento, quello, e a tratti addirittura una minaccia. Ma per natura lui non era il tipo da mettersi a sparare minacce. In un certo senso non lo sapeva nemmeno lui cosa volesse dire; a volte faceva delle considerazioni decisamente estranee al nucleo del discorso, ma non per questo prive di senso.


 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 14/1/2010, 21:07





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Lo prenderò come un complimento.
Rispose in tono incolore, reprimendo a stento l'impulso di alzare gli occhi al cielo. Non sapeva se essere "poco comune" fosse una cosa buona oppure no. Di certo era felice di non essere ammassata al solito gregge di pecore di ragazze stupide. Aveva sempre pensato che lei in un gregge di candide pecore bianche, non sarebbe stata la pecora nera ma direttamente il cane pastore. Ridacchiò tra sè e sè, immaginandosi Josh con delle orecchie da cane, zampette morbidose e una coda sempre scodinzolante.
Quando si formò l'immagine nella sua mente, scoppiò a ridere senza riuscire a trattenersi. Mascherò il tutto sotto un colpetto di tosse, benchè fosse sicuro che Josh l'avesse udita ridere.
Lo so bene che non solo i vampiri mordono. Anche io sò mordere.
Disse sorridendo, facendogli una linguaccia ed avvicinandosi di più a lui, mimando con la bocca l'azione di morderlo.





Table Code by ~Revy;. Don't Copy.



Edited by [».Leila~.] - 14/1/2010, 23:43
 
Top
Josh,
view post Posted on 14/1/2010, 23:45





E così lo avrebbe preso come un complimento. Beh, non che avesse detto quella frase con lo scopo di offendere; era solo una semplice considerazione, priva di ogni fine secondario. Quando lei scoppiò a ridere, comunque, non fece altro che confermare il fatto che fosse poco comune. Almeno questa "anormalità" della ragazza non era molto differente da quella di Josh, che spesso e volentieri rideva da solo, immaginandosi cose assurdamente stupide, proprio come stava facendo lei in quel momento. Ma Luna sembrò non volersi fermare lì. Doveva aver pensato che forse doveva esplicitare un altro pò il suo essere poco comune, e infatti prese a comportarsi in stile "gattina sexy", azzardando un approccio forse più intimo, provando a morderlo.
Ok, ok, ti credo. Non è necessario che me lo dimostri.
La bocca di Josh rimase semiaperta, mentre si accingeva a indietreggiare un poco nel disperato tentativo di salvarsi da quel gesto inaspettato.


 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 15/1/2010, 15:45





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Luna ridacchiò, leggera ed ammaliante, e subito si ritrasse. Si passò un dito tra i capelli, imprecando sotto voce quando questo si "intrappolò" in un folto ricciolo ramato.
Ehi, eri tu che volevi strangolarmi e mordermi!
Ribattè, osservando divertita l'espressione sconcertata di Josh. Sembrava un ragazzo non abituato ad avere contatti con il mondo femminile e ciò non faceva altro che accrescere il suo fascino. Era così carino, così kawaii! Allungò una mano e gli sfiorò una guancia, pizzicandogliela lievemente. Sentì la pelle calda sotto i polpastrelli e sospirò.
Ridacchiò ancora e tornò nella medesima posizione di prima. Chiuse le mani a coppa, come chi cattura una farfalla. Le riaprì lentamente e sbirciò dentro come se stringesse davvero qualcosa.
Tu invece che ci fai qui?
Chiese, cambiando discorso in un batter d'occhio.







Table Code by ~Revy;. Don't Copy.

 
Top
Josh,
view post Posted on 15/1/2010, 20:04




Non pensavo neppure alla mia famiglia, mi dicevo soltanto che non volevo morire. Nella mente avevo solo un pensiero, non volevo fare quelle fine miserabile, in quel posto. [...] Questo sentimento me lo ricordo bene.



In effetti Luna non aveva tutti i torti: era stato lui a provocarla. Eppure, nonostante questo dato di fatto per niente opinabile, per Josh quella ragazza continuava ad essere poco comune. Il Guerriero possedeva l'abilità innata di riconoscere le persone che hanno qualcosa di particolare, e separarle da quelle comuni, che nascono da una famiglia comune, conducono un'esistenza comune e fanno pensieri comuni. Queste ultime rientrano più semplicemente nella categoria dei cosiddetti normali.
Anche Josh riteneva di far parte di questo gruppo; se gli avessero domandato "Chi è secondo te la persona più comune di questo mondo?", lui avrebbe indicato sè stesso. Per qualche arcano motivo, invece, era convinto che Luna fosse esclusa da quella categoria. Quella, comunque, era solo la sua interpretazione del concetto di normalità, concetto che ad ogni modo varia a seconda del mondo di pensare del singolo individuo. Il perchè di quei presentimenti, poi, l'avrebbe certamente scoperto col tempo.

I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti dalla domanda di lei. Già, che ci faceva lì? Boh, di preciso non lo sapeva nemmeno lui, ma qualcosa doveva pur risponderle.
Avevo un pò di nostalgia delle Terre Emerse.
Disse non molto convinto. Le aveva detto la motivazione che più si avvicinava alla verità, ma che non abbracciava la verità assoluta, dato che quest'ultima non la conosceva nemmeno lui. Infatti Josh aveva nostalgia della Valle delle Guerre, non della Terra del Vento. Tuttavia non le aveva mentito: la Terra del Vento restava pur sempre una Terra Emersa.

 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 15/1/2010, 21:04





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Con il dolce soffio del vento tra i capelli, Luna si lasciò andare contro il manto morbido ed erboso, sdraiandosi tra i ciuffi d'erba verde. Alzò gli occhi al cielo, lasciandoli vagare lungo le nuvole a cercare figure immaginarie, prima di socchiudere gli occhi a causa della forte luce solare. Le palpebre s'abbassarono e le lunghe ciglia le ombreggiarono. Distese le braccia lungo i lati della sua testa, a pochi centimetri dal corpo di Josh. Il petto si alzò si abbassò in un sospiro rilassato, appena percettibile.
La pace che c'è qui non la si troverebbe in nessun'altro posto.
Disse, quasi sussurrando quelle parole, prima di riaprire gli occhi. Sorrise, mentre un flashback la riportava alla serata in cui aveva conosciuto Josh; come dimenticare la sua celebre figuraccia da ubriaca?
Uno sgradevole imbarazzo si fece strada in lei, solo per essere scacciato subito dopo.
Voltò il capo di lato, spostando lo sguardo su Josh. Forse, il fatto di essere così semplice e spontaneo era dovuto al fatto che lui fosse umano. Una razza affascinante.
Sorrise con dolcezza, scoprendo una fila di denti bianchi. Chissà cosa avrebbe pensato di lei se avesse scoperto la sua... maledizione?
Mi parleresti un'pò di te?
Chiese.






Table Code by ~Revy;. Don't Copy.

 
Top
Josh,
view post Posted on 15/1/2010, 22:51




Per arrivare all'alba,
non c'è altra via che la notte.


Aveva qualcosa in contrario con la storia che la pace della Terra del Vento non si sarebbe potuta trovare in nessun altro luogo.
Non sono bravo a parole. Ti dispiace leggermelo nella testa?
Sapeva benissimo, comunque, che anche nella sua testa regnava una certa confusione; non era mai stato bravo a riordinare i pensieri, lasciandoli scorrere liberamente come un fiume in piena. Prese la mano di lei, stringendola con delicatezza, come se quel contatto fosse servito ad instaurare un collegamento ancora più intimo tra le menti dei due.
Chiuse gli occhi, e subito i ricordi riaffiorarono, come se non attendessero altro.

Si rivide da piccolo, insieme al suo maestro d'armi, tentare disperatamente di reggere uno spadone esegeratamente più grande di lui. Nella sua infanzia, la vita era tremendamente felice. Trascorsero gli anni e finalmente nacque lei, Amie. La sua sorellina, la persona per cui nutriva un amore puro e incondizionato. Il frastuono delle armi, tipico della Valle delle Guerre, faceva da sfondo ad ogni piccola cosa che ricordava. Infine si rivide cresciuto, e finalmente reggere la mole spropositata di quello spadone non era più un problema. Anche Amie era cresciuta: ora aveva sette anni ed era sempre più affezionata al fratello. Ma qualcosa giunse a spezzare quell'equilibrio, e cosa poteva essere se non la Setta Oscura? Un drago diede fuoco alla sua casa, mentre Josh non era presente. E quando si ritrovò quel triste spettacolo sotto gli occhi, il guerriero non ebbe nemmeno il coraggio di andare a recuperare il corpo carbonizzato della sorella.
A questo punto nella mente del giovane era presente un buco; non ricordava quasi nulla dei dodici mesi che seguirono quel maledetto giorno, se non il fatto che non aveva avuto la forza di fare niente. Aveva abbandonato la sua passione, le armi, e aveva dimenticato anche le uniche persone care che gli erano rimaste. L'unica persona cara che rivoleva indietro era sua sorella, ma non poteva riaverla.
Poi ci fu l'annuncio del Dragon Hunter. Josh decise di cogliere l'occasione per tornare a vivere; dopotutto ci teneva, alla vita, e non vi era motivo di ripudiarla.

Tornando al discorso iniziale, quella che ora desiderava era la pace di casa sua, ormai andata distrutta. Nonostante la sua patria fosse la Valle delle Guerre, famosa appunto perchè la pace in quei luoghi era stata definitivamente bandita, il ragazzo non poteva fare a meno di ripensare nostalgicamente alla sua infanzia. Ci aveva messo del tempo, a costruirsi la felicità in un luogo di morte, e dei fottuti stronzi avevano distrutto anni di sacrifici in un soffio.

Lasciò scivolare via la mano della ragazza, riaprendo gli occhi e sospirando come se si fosse liberato di un ingombrante peso.

 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 16/1/2010, 14:35





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Quando udì le sue parole, Luna sorrise quasi automaticamente, credendo che Josh avesse fatto una battuta. Invece non era uno scherzo. Lo avvertì nel momento in cui il ragazzo le prese delicatamente una mano, stringendola, come se volesse creare un legame ancora più profondo tra loro, dandole la possibilità di "leggerlo" con chiarezza.
Dischiuse la bocca come se volesse dire qualcosa, ma non ne ebbe il tempo: i ricordi riaffiorarono come un'onda nella mente di Josh e si portarono via anche lei.

Vide un piccolo bambino, nella Valle delle Guerre, mentre si allenava con armi molto più grandi e pesanti di lui. Tuttavia, percepì che il suo addestramento non mirava all'arte della guerra, bensì a quello della pace. Nonostante se ne andasse in giro con un'arma spropositata, Josh era una persona pacifica.
Vide una ragazzina, colei che doveva essere sua sorella. Le sembrò quasi di percepire sin dentro le vene il moto d'affetto che quel ragazzo aveva provato in passato per sua sorella. Sì, pensava al passato, perchè pochi attimi la separarono dalla tragedia; vide un drago nero dare fuoco alla sua abitazione, sterminando la sua famiglia, tra cui anche la sorella.
E subito dopo, non percepì più nulla. Sentì solo il vuoto, una voragine enorme nel petto di Josh che lo aveva svuotato di ogni singola gioia, che lo aveva lasciato senza più nulla.
Solo desolazione.

L'umano le lasciò andare la mano e sospirò. Luna rimase immobile, lo sguardo posato su di lui, mentre impiegava quei brevi attimi per riprendersi da ciò che aveva visto. Dolore, nella sua testa, fu eccitato da quelle scene di sofferenza, e Luna nè provo solo disgusto. Fortunatamente lei e il suo Demone erano due menti separate, così lei non era costretta a provare lo stesso sadico piacere di Dolore.
Oh, Josh...
Sussurrò, con tono di voce basso e malinconico. Cosa avrebbe potuto dire in quel momento? Detestava i clichè, quindi un "mi dispiace" non sarebbe servito ad un accidente. Per cui, decise di seguire ciò che l'istinto in quel momento le suggeriva: pur senza alzarsi, annullò quei pochi centimetri che li separavano e lo strinse tra le braccia.
Posso solo immaginare come tu ti sia sentito, Josh.
Sussurrò con tono dolce, carezzandogli i capelli sulla nuca.
E' solo un gesto di conforto
Cercò di convincersi lei.
I ricordi accecano la tua anima. Hai dovuto rinnegare le tue speranze, eppure riesci ancora ad essere così... puro.
Concluse, senza muoversi.







Table Code by ~Revy;. Don't Copy.



Edited by [».Leila~.] - 16/1/2010, 20:07
 
Top
Josh,
view post Posted on 17/1/2010, 11:30




« Comunque tu non corri pericoli. Non c'è niente di cui ti devi preoccupare. Potresti anche camminare da queste parti in una notte buia alla cieca, senza pericolo di cadere nel pozzo. Anch'io, se stessi attaccata a te come adesso, non cadrei. »
« Sei sicura? »
« Sicurissima. »
« Come fai a saperlo? »
« Lo so. Lo so e basta. »


Quando avvertì tutto il calore dell'abbraccio di lei, fu scosso da un brivido e rimase per qualche istante incapace di reagire. Non riusciva ad abbandonarsi completamente, tartassato da un improvviso senso di colpa, scaturito dal fatto che le aveva raccontato tutto. Non che esternare tutto ciò che gli era successo fosse un male, anzi: era la prima volta, dopo un lasso di tempo che gli era parso interminabile, che si apriva con qualcuno. Eppure non poteva fare a meno che immedesimarsi nei panni degli altri; il senso di colpa, quindi, era dovuto al suo aver scaricato su un'altra persona tutto ciò che aveva dentro. In fondo era proprio per questo motivo che aveva evitato a tutti i costi, per oltre un anno, qualsiasi contatto con gli esseri umani. Senza dubbio erroneamente.

Si rese conto, però, che ormai non era possibile tornare indietro ed evitare di farsi leggere i pensieri, e magari inventare una storiella come un'altra. E quando non puoi recuperare una situazione, tanto vale convivere con essa e alleviarne, per quanto possibile, i lati negativi. Si abbandonò quindi a quel gesto d'affetto, stringendo a sè il corpo minuto della ragazza. I suoi occhi era lucidi, e desiderava cacciare fuori una volta per tutte le lacrime che non attendevano altro che scendere copiose, ma si trattenne. Neanche quando aveva realizzato che i suoi familiari erano morti era stato capace di sfogare il suo dolore. In questo senso aveva la capacità di sapersi controllare, restando con la consapevolezza che la rabbia o il pianto avrebbero solo peggiorato ulteriormente le cose. In quel momento, mentre il suo volto si perdeva tra i capelli di lei, in cuor suo tutte le lacrime erano state versate, liberandolo di quel peso che per tutti quei mesi lo aveva afflitto. Non c'era bisogno di esternarlo: sapeva che era esattamente così, e questa era l'unica cosa degna di importanza. Forse in un altro momento avrebbe avuto da controbattere nel sentirsi definire puro, essendo convinto che la purezza non esiste in nessuna cosa, figurarsi in sè stesso. Ma non era quello il momento di mettersi a discutere sulla purezza d'animo.
Grazie.
Proferì con un filo di voce. Niente di superfluo: una parola capace di racchiudere in sè tutto ciò che sentiva il bisogno di dirle. Sciolse lentamente il nodo che legava i loro corpi, portando i suoi occhi a incontrarsi con quelli di Luna. O meglio, solo i due volti erano uno di fronte all'altro, in quanto Josh teneva lo sguardo rivolto verso il basso.
Devi scusarmi, non volevo scaricare su di te tutto ciò che avevo dentro. Mi sono fatto prendere la mano senza rendermene conto. Disse infine, scuotendo leggermente la testa.



 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 17/1/2010, 12:53





Cavaliere della mezzanotte; Aymar
Luna Roche

Narrato - Parlato - Pensato - Altre voci




Durante quell'abbraccio, sentì il corpo del ragazzo ancora un'pò rigido. Forse non si aspettava quell'abbraccio o forse si era pentito di averle raccontato la storia della sua vita. Nonostante quello, Luna aveva "frugato" nella testa di Josh solo perchè lui glielo aveva chiesto, altrimenti non lo avrebbe fatto - per educazione. Non amava invadere così tanto le persone, preferiva ignorare la realtà delle tragedie che si nascondevano in ogni creatura.
Tuttavia, Josh infine si abbandonò e ricambiò il suo abbraccio, stringendola a sè. Era contenta di essere riuscita ad alleviare il peso di quel fardello. Lo sentì ringraziarla, con voce flebile... così flebile che le scatenò dentro un moto d'affetto. A poco a poco l'abbraccio si sciolse, i volti ora l'uno di fronte all'altro.
Luna sorrise.
Non devi scusarti. Sono felice di essere riuscita a farti sfogare.
Allungò un dito affusolato e glielo portò sotto il mento, costringendolo - con delicatezza - ad alzare il viso.
Diciamo che questo sarà il debito che pagherò per averti massacrato la finestra.
Disse, ammiccando e sorridendo divertita.







Table Code by ~Revy;. Don't Copy.

 
Top
36 replies since 13/1/2010, 16:38   770 views
  Share