Well...where am I?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/11/2009, 20:42
Avatar

Senior Member

Group:
Armata Aymar.
Posts:
31,407
Location:
dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

Status:


Non sarebbe stato del tutto giusto dire che la scena di seguito descritta si svolgeva alla Torre dell'enorme fortezza.
Semplicemente,quella era la zona più vicina...il protagonista della seguente vicenda semplicemente si trovava all'esterno delle mura del castello,una parte delle quali si innalzava fino ad elevatissime vette per formare la principale Torre di quel luogo.
Mmmh...
E chi era il nostro prode eroe?
Un ragazzo sulla ventina,non molto alto - anzi,a dir la verità,abbastanza tappo - e ricoperto da mantello e cappuccio neri. Sotto,una veste da guerriero del medesimo colore,un paio di brache rosse e due piuttosto poveri sandali di paglia ai piedi.
Sotto il cappuccio,che impediva la vista degli occhi del giovane,spuntavano una mascella dai lineamenti decisi ricoperta da una chiara barba sfatta e qualche ciocca di capelli biondi.
Si,diciamocelo...per essere un aspirante eroe,aveva un aspetto piuttosto trasandato.
Ad attirare l'attenzione era anche l'enorme...cosa legata alle sue spalle. Non si capiva bene cosa fosse,solamente che era per tutta la sua notevole lunghezza ricoperta da un grande panno di stoffa e qualche fascia,il tutto di colore candido ma un po rovinato dal tempo.
Al momento,il giovane aveva sollevato una mano fino alla testa che era preso a grattarsi attraverso il cappuccio,in un gesto più istintivo che veramente utile.
Beh,avrebbe dovuto essere all'entrata della fortezza ed invece si ritrovava davanti solo un'immensa torre e quelle enormi muraglie a sbarrargli la strada...
Aveva scroccato un passaggio ad un contadino delle terre adiacenti,che l'aveva accompagnato il più vicino che poteva. Dopodichè aveva proseguito a piedi,passando per una foresta parecchio folta ed intravedendo in lontananza una roba tipo un cimitero...
La fortezza gli era apparsa all'orizzonte ed egli aveva accellerato il passo,giungendoci di fronte in davvero poco tempo. Era fin troppo abituato allo sforzo fisico,una semplice passeggiata come quella non gli faceva nemmeno venire il fiatone.
Solo quando gli fù praticamente addosso si accorse che...non c'era un entrata. Maledizione!
Beh,voglia di girarci attorno fino a trovare la vera entrata non ne aveva nemmeno un po...in effetti stava riflettendo se darsi o meno alla scalata,anche se come prima impressione agli "eroi" li dentro non sarebbe stato un granchè,se l'avessero beccato.
Si fermò li fuori a rifletter.e..ed in effetti aveva bisogno di riposare un po : certo,la camminata non l'aveva stancato,ma era parecchio tempo che si manteneva in costante movimento,senza fermarsi un attimo.
Certo che la sua entrata nella fortezza se l'era immaginata diversa...ma vabbè,ç'est la vie.
La meta del suo tanto girovagare era finalmente li,ed ora doveva solo guadagnarsi l'interno di quelle mura,ed il gioco sarebbe stato fatto!
 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 26/11/2009, 20:51




Luna Roche

Luna si trovava sul tetto della Torre, ad una notevole altezza, in precario equilibrio sulla sporgenza più alta. Abbassò lo sguardo nel vuoto cupo ai suoi piedi, pronto ad accoglierla tra le sue braccia.
Migliaia di anni e sono ancora ridotta così.
Il vento freddo le accarezzava i lunghi capelli ramati e gli sferzava la pelle nuda delle braccia. Quante volte era venuta in quel luogo sognando cose impossibili. Quante volte aveva pregato per ottenere un'assoluzione, un sollievo dal tormento quotidiano e dal Demone che portava dentro di sè... qualcosa che contrastasse il suo bisogno di farsi del male. Ma le sue preghiere non erano mai state ascoltate. Quello era il suo destino e non sarebbe cambiato. E la sua agonia non poteva che peggiorare. Un tempo era stata guerriera immortale degli Dei, ora era solo una Signora degli Inferi, posseduta da uno dei Demoni che all'epoca erano imprigionati dentro dimOuniak.
Strinse le mandibole. I mortali conoscevano dimOuniak come vaso di Pandora: secoli prima, lei e i suoi compagni avevano osato aprirlo ed ora erano loro i contenitori di quei Demoni.
Salta., la implorò Dolore. Il suo Demone. Quella tentazione sussurrata, quell'entità oscura desiderosa di malvagità.
Salta.
Non ancora.
Qualche secondo per rendersi conto che all'impatto le sue ossa si sarebbero sbriciolate. Sorrise a quel pensiero. L'agonia, benedetta agonia, l'avrebbe consumata. Almeno per un'pò.
Dolore continuò ad insistere. Salta! Salta! Un comando impaziente, spietato, come un bambino che fa i capricci.
Il ginocchio sinistro era piegato verso l'alto. Lo lasciò scivolare, rimanendo seduta a penzoloni sulla cima della Torre. Chiuse gli occhi.




 
Top
view post Posted on 26/11/2009, 21:07
Avatar

Senior Member

Group:
Armata Aymar.
Posts:
31,407
Location:
dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

Status:


Gidan

...anche se,pensandoci bene,dopotutto non era una grandissima idea: quella era pur sempre una fortezza adibita a reggere gli assalti delle forze del male,i guerrieri li dentro dovevano essere ben più che organizzati nel difendersi da intrusioni esterne.
E nonostante Gidan fosse un grande combattente,in quanto a segretezza e mimetismo lasciava parecchio a desiderare. Considerazione facile da fare anche solo osservando l'arma che si portava dietro!
Non vedeva guardie di ronda,ma meglio non rischiare.
Non voleva mica attaccar briga con qualcuno,soprattutto con coloro che sarebbero diventati suoi compagni...se tutto fosse andato a buon fine.
Molto svogliato,si avviò iniziando a camminare intenzionato a seguire il profilo delle mura; in questo modo avrebbe sicuramente trovato un'entrata,prima o poi...anche se le dimensioni di quel leggendario avamposto del bene - sia quelle mormorate dalle leggende,sia quelle che ora poteva ammirare coi suoi occhi - erano piuttosto scoraggianti...
Mannaggia a lui,avrebbe dovuto informarsi meglio.
O perlomeno far attenzione alla strada che percorreva.
Certo che...d'accordo,nuovi compagni d'armi,gente che combatteva spaventose creature da mattina a sera e tutto il resto...ma se quando finalmente sarebbe riuscito a varcare la soglia del loro centro operativo non gli avrebbero offerto all'istante un bel letto accompagnato preferibilmente da una bella birra fresca,rischiavano grosso!
 
Top
€li
view post Posted on 27/11/2009, 21:09




. O K A Y! Where am I? .

. A n k o .
________________
CITAZIONE

Narrato
Parlato
‡ Pensato ‡
Altre Voci


Decisamente non si sarebbe aspettata una tale semplicità per giungere lì. Credeva di dover rispondere a interrogatori e domande da parte dei soldati, una volta arrivata al castello e invece nulla. Nessuno l’aveva degnata di uno sguardo o di una parola, lasciandola nell’ombra del suo silenzio. Beh, tanto meglio! Doversi giustificare con chiunque non rasentava esattamente il massimo per ella, continuò quindi imperterrita la sua passeggiata. Giunse ai piedi di un’imponente torre; là dove si diceva vi fosse il Re, e ammaliata rimase per qualche attimo ad osservarla, con il naso rivolto verso l’alto. Niente che dire, in quanto a proporzioni anche in quelle terre; ancora parecchie sconosciute per Anko, si davano il loro da fare. All’occhio saltò immediatamente un piccolo particolare, sfocato e indefinito. Una piccola sagoma pareva muoversi sul tetto della struttura, incurante dell’altezza e del pericolo. Spalancò gli occhi sorpresa non capendo chi o cosa stesse facendo là su.

‡ Non vorrà mica…! ‡

Un attimo di panico la colse per quell’individuo ma subito dopo; il suo autocontrollo, riprese possesso di lei. Perché diavolo si stava preoccupando tanto? Decisamente non era da lei. Degli altri le era importato sempre ben poco, eccetto clienti o persone che con il tempo le si dimostrarono comunque amiche. Inspirò profondamente dando poi un’occhiata in giro, non trovando nessuno oltre a se stessa. Per entrare all’interno della torre pareva non esservi ingresso o qualcosa di simile, escludendo l’arrampicata verso l’alto. Inoltre, vi era da tenere anche in considerazione il fatto di un possibile errore: ciò che le stava frullando in testa in quel momento poteva benissimo esser frutto della sua immaginazione. Chi diavolo sarebbe andato fin là su per ammazzarsi? Vi erano modi molto più comodi e semplici da utilizzare per compiere tale scelta.


‡ Ma che diavolo vado a pensare?! ‡

Si era sicuramente confusa con qualcos’altro. Nessuno le aveva confermato la teoria e tanto meno che si trattasse di qualcuno. La stanchezza del viaggio iniziava a farsi decisamente sentire. Occorreva tornare al pensiero principale: trovare il modo di aver un colloqui con il Re, e per farlo bisognava entrare in quella maledettissima torre…

 
Top
Dante90g
view post Posted on 27/11/2009, 22:06




Dante Blaise

-Non male il paesaggio qui-
La veste candida come la neve si materializzò dal nulla su quella cima ventosa, i capelli scompigliati dalla brezza dell'altitudine. In un movimento sciolto, si cinse le braccia con le sue stesse mani, muovendole verso l'alto per cercare di trarre un minimo di conforto da quell'assolutamente inesistente tepore.
-Credo che il mio amico Yeti quassù sarebbe quasi a proprio agio- rise, sedendosi accanto alla ragazza. Incredibile come potesse volare il tempo: solo poco tempo prima, stavano combattendo una battaglia non loro; ed ora eccoli lì, a pendere sulla voragine di un inesorabile destino.
*Whoa, volano metafore giganti* ghignò, alzando le spalle per commiserare se stesso. Passandosi una mano fra i capelli, si voltò verso la giovane, fissandola con il suo classico sorriso beffardo.
-Hah, avete scelto questo posto perchè non potete spogliarvi, eh?- rise in modo fragoroso, lasciando ciondolare le gambe. Gli occhi cristallini si posarono sul paesaggio di un regno devastato da innumerevoli venticinquesime, mentre l'olfatto cercava di cogliere gli aromi che quell'aria stava trasportando. Da qualche parte, un fornaio stava riscaldando il pane, con il suo aroma di duro lavoro e grandi soddisfazioni. Altrove, in uno degli innumerevoli mercati, un banco di frutta ritirava le sue mele di stagione, succose come il più proibito degli eteri.
*Bleah, questo odore è meglio che non lo descriva* bofonchiò fra sè, accantonando la maleodorante fragranza di qualche neonato troppo vorace di stomaco. Eppure, in qualche modo, non poteva non apprezzare anche quella sgradevole sfumatura; perchè in fondo faceva parte dell'inebriante profumo della vita.
-Bella scelta, milady- si limitò a commentare soddisfatto, scrollando le spalle.

 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 27/11/2009, 22:19




Luna Roche

Luna aprì gli occhi, sorpresa, nonostante sapesse benissimo a chi appartenesse quella voce. E quel profumo. Ma, istintivamente, si irrigidì a quell'intrusione. Ritrovò l'equilibrio senza voltarsi. Dante si trovava lì ma, cosa a dir poco insolita per lei, si vergognava troppo a girarsi e affrontarlo occhi negli occhi. Benchè capisse cosa Luna dovesse affrontare per colpa di Dolore, non ci sarebbe stata comprensione.
Senso di colpa, vergogna e dolore provocavano una sofferenza emotiva, ma al Demone non bastava. Solo la sofferenza fisica offriva sollievo ed era per questo che Luna aveva protetto il proprio benessere emotivo con tale attenzione. Era stoica, calma... quasi sempre.
Inarcò leggermente le sopracciglia, voltandosi ed offrendo il proprio profilo alla luna, quella del cielo. Vide Dante sedersi accanto a lei, come se nulla fosse. Ascoltò le sue parole e, incredibilmente, un sorriso le incurvò le labbra rosee.
Tsk, un punto in più per quel dannato.
Cosa ci fai qui, Dante?
Nonostante la scomoda situazione, il tono dell donna era sereno, gentile. Tuttavia, la sua era una domanda sciocca: con le proprie doti di telepate, poteva benissimo carpire i pensiero del Vampiro demoniaco. Cosa che, educatamente, non fece.
Qui fa troppo freddo. Potresti ammalarti.
Commentò.



Edited by [».Leila~.] - 28/11/2009, 09:15
 
Top
view post Posted on 27/11/2009, 23:07
Avatar

Senior Member

Group:
Armata Aymar.
Posts:
31,407
Location:
dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

Status:


Gidan

Mh...certo che era strana,la gente di quel posto.
Mentre stava per avviarsi ed andarsene,una donna si avvicinò allo stesso luogo da cui egli stava accingendo ad allontanarsi.
Ella giunse camminando tranquillamente,si guardò attorno senza dar segno di averlo visto,e si incantò per un po a fissare la torre e,con maggior precisione,la sua sommità
Gidan inizialmente si fermò,pensando che fosse qualcuno - un emissario,o qualcosa del genere - mandato per accoglierlo o per sottoporlo a qualche prova,come raccontavano certe leggende su quel luogo...
Invece,semplicemente,lo ignorò.
Strano che non l'avesse visto,ma beh...dopotutto,poteva essere sovrappensiero.
Si trattava comunque indubbiamente di qualcuno appartenente al castello...dubitava che un nemico l'avrebbe ignorato dandogli le spalle.
Così,camminando il più leggermente possibile,si avvicinò alla figura della donna fino ad affiancarla.
Stanno belli alti,eh?
Domandò,fissando lo stesso punto che la ragazza sembrava osservare con lo sguardo all'insù ed un lieve sorriso; s'era accorto solo in quel momento della sagoma - che da poco erano divenute due - che si stagliavano là in cima,sul punto più alto di quella fortezza.
Chissà se l'avrebbe spaventata...di certo Gidan non possedeva un fisico minaccioso,ma trovarsi di fianco un tipo incappucciato e malandato come lui avrebbe mandato fuori di testa un sacco di signorine altezzose con cui egli aveva già avuto il dispiacere di far conoscenza in vita sua...
 
Top
€li
view post Posted on 28/11/2009, 21:00




. O K A Y! Where am I? .

. A n k o .
________________
CITAZIONE

Narrato
Parlato
‡ Pensato ‡
Altre Voci


Sorpresa!
La voce di qualcuno interruppe bruscamente il filo dei suoi pensieri, riportandola alla realtà. Tanto era assorta nei dubbi e nelle domande non si accorse di un’altra presenza nei paraggi. Ehsi, se fosse stata anche in combattimento così sbadata, di certo sarebbe campata poco. Si voltò di scatto nella direzione interessata; dalla quale proveniva la voce sconosciuta, ritrovandosi accanto un uomo dalla stazza massiccia. Decisamente non si era accorta di lui e fu la prima cosa alla quale pensò. Non lo aveva proprio visto e severamente si rimproverò per la sbadataggine.


E tu… Da dove spunti?

Chiese piuttosto scettica, osservandolo fredda con la coda dell’occhio. Diavolo, come era stata imbranata! Okay, non ci sarebbero stati altri problemi però, il modo di rimediare lo avrebbe trovato sicuramente. Osservò ancora furtiva la sagoma del nuovo arrivato, pronta a capire se egli facesse o meno parte del “comitato d’accoglienza”, il quale si sarebbe aspettata una volta giunta lì. Sul tetto della torre intanto pareva essersi aggiunta un’altra sagoma a quella che vi era già, rimanendo immobili sul ciglio di quell’altezza. Chissà cosa stava succedendo lassù e soprattutto chi erano quei due pazzi!

 
Top
Dante90g
view post Posted on 29/11/2009, 01:55




Dante Blaise

In un'alzata di spalle, Dante esplose in una fragorosa risata di sfottò, lasciandosi cadere all'indietro sul lastricato di antiche pietre della torre.
Le mani dietro la testa, si sdraiò a fissare il cielo notando come una fra le poche nuvole fosse incredibilmente simile al cervo che poco prima aveva cacciato. Quel lieve retrogusto salato del sangue animale gli mise una certa acquolina in bocca, che si constrinse a scacciare per mantenere un minimo di decoro umano.
*E poi il mio dietologo dice che la metto tutta nei fianchi* ghignò fra sè, ironizzando sulle sue inusuali abitudini alimentari.
-Ammalarmi?-
L'espressione beffarda lasciò il posto alla derisione vera e propria, mentre lasciava ciondolare il piede al di fuori del limitare del torrione.
-Madamigella, non potrei farlo neanche se volessi- commentò sarcastico, battendo le dita sui suoi canini pronunciati. In uno scatto, si portò in piedi sul cornicione, saltando amabilmente per sfidarne la resistenza.
-Volendo... E quando dico "volendo" intendo riferirmi a pura ipotesi...- sorrise malizioso, scomparendo nel nulla. La voce che seguì proveniva dalle spalle della giovane; ma anche da sopra di lei; e poi da entrambi i lati.
-...potrei fare sesso dentro un iceberg senza risentirne il minimo effetto. Pelle d'oca a parte, si intende- ghignò, comparendo in verticale nella posizione da cui poco prima si era smaterializzato.
-Non che ci abbia mai provato, eh- precisò con aria falsamente pura, ridendo solo al termine della sua esclamazione.
-Voi, piuttosto, mi sembrate... come dire... fragilina?-
La frecciatina era palesemente mirata al suo essere donna. In fondo, quando mai aveva visto una guerriera in gonnella che equiparasse un demone uomo? E poi, fra i demoni che possedevano entrambi c'era una palese differenza. Ma, per fortuna, quello nel corpo di Dante non sembrava risentire di quel contatto. Non fino a quando restava sopito, almeno.

 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 29/11/2009, 14:15




Luna Roche

Si era resa subito conto di aver fatto un'affermazione sciocca. Dante ammalato? Sarebbe stato davvero divertente. Non potè fare a meno di lasciar formare un immagine nella sua mente di Dante sdraiato in un letto, bisognoso di cure e attenzioni.
Un sorriso le si dipinse sulle labbra mentre il Vampiro si dimenava accanto a lei preso da chissà quali euforici pensieri. Da quando lo aveva visto, le era sembrato un tipo che non si intristisse facilmente... o, addirittura, mai. Era sempre allegro, avvolto nel suo gigantesco ego. Ma forse era quello il suo fascino.
Derise le sue parole e c'era da aspettarselo. Il suo corpo sparì, ma la voce continuò a restare nell'aria, attorno a lei. Alla sua battuta sull'iceberg scoppiò a ridere senza potersi trattenere, buttando il capo all'indietro e lasciando carezzare la schiena dalle punte dei capelli.
N... non ne dubito ma... Fragilina?
Esclamò sdegnata. Tornò a rivolgere il proprio sguardo al cielo, la palese offesa sul suo volto sparita in pochi attimi. In fondo, non era una tipa che se la prendeva a male.
Solo perchè sono una donna?
Affermò in tono leggero, tornando a posare lo sguardo sul volto di Dante.
Affatto.
Replicò con sfida, sollevando il mento.

 
Top
Dante90g
view post Posted on 30/11/2009, 14:07




Dante Blaise

In seguito ad un fischio prolungato, esplose in una fragorosa risata, la frangia platinea a sparpagliarsi sulla fronte a causa di quel movimento incolvulso.
-Fiuuuu, tocchiamo tasti dolenti- ghignò divertito, cercando di ricomporsi dal precedente scatto di ilarità. In fondo, doveva aspettarselo. Chissà quante volte aveva dovuto subire discriminazioni come la sua. Ma, tutto sommato, doveva essersela cercata; prima di tutto, imbrigliando il demone che la possedeva.
Inarcando un sopracciglio, cercò di riflettere su quali implicanze avrebbe potuto portare l'assoggettamento di Dolore. Non conosceva molto sugli altri demoni di Pandora, escluso il suo, ovviamente. Forse non se ne era mai interessato perchè troppo avvolto dalla sua curiosità scientifica; la stessa che lo aveva portato ad essere dominato da un Demone di cui non conosceva neanche il nome. Adorava quel senso di mistero che il pericoloso essere gli regalava. E poi, evidentemente, già il fatto di essere un vampiro lo aveva reso un contenitore senza anima. Almeno ora il contenitore era tutt'altro che vuoto.
Valutando le possibilità, erse nuovamente la barriera che durante il ballo gli aveva permesso di nascondere i suoi pensieri alla telepate con cui stava parlando. Si compiacque che le sue macchinazioni non potessero essere udite. L'unico rimpianto rimaneva l'impossibilità di tirare frecciatine aguzze alla giovane su ciò che stav pensando. Ma ne avrebbe avuto occasione, ne era certo.
- E' ben vero che io non vi ho visto sferrare un attacco, durante la passata mezzanotte-
Un sorriso fintamente innocente si dipinse sul suo volto, mentre portava entrambe le mani ad intrecciarsi dietro la nuca, prima di adagiarsi contro la superficie fredda del terreno.
-Ma in fondo vi capisco; combattere è così difficile...-
Aveva lasciato in sospeso la frase. Cosa voleva ottenere? Più suspence?
-...quando si è donna-Touchè. Se solo la giovane avesse potuto penetrare la sua difesa psichica, avrebbe potuto scegliere in modo cauto la più acuta delle risposte. Ma, fortunatamente, si trattava di una possibilità decisamente remota.

 
Top
view post Posted on 30/11/2009, 15:25
Avatar

Senior Member

Group:
Armata Aymar.
Posts:
31,407
Location:
dalla stella che brilla di meno...un BUCO NERO O_O

Status:


Gidan


Allora era vero...non l'aveva notato.
Ma non la biasimava: quando lui era sovrappensiero,quel castello avrebbe potuto crollargli addosso e lui se ne sarebbe accorto solo una volta sepolto.
Continuò a sorridere. Dopotutto,col cappuccio calato sul volto,il suo sorriso era l'unica parte del volto visibile - barba sfatta a parte - ...e per buon auspicio ad una nuova conoscenza preferiva sempre mostrare il meglio di sè.
La ragazza gli domandò da dove venisse; certo,non era inteso come provenienza o città natale,ma Gidan si divertì lo stesso a risponderle.
Dal nulla.
Le disse allegro.
Chissà perchè,quella donna gli ispirava simpatia. Avrebbe potuto tentare di sgozzarlo anche in quello stesso momento,per quel che ne sapeva...ma non l'avrebbe fatto,il suo istinto sembrava suggerirglielo.
Dopotutto,avrebbe anche potuto provarci,senza alcun risultato...non per maschilismo o altro,ma benchè sapesse quanto le donne potessero essere letali in combattimento non riusciva a fare a meno di considerarle sempre su un gradino più basso rispetto agli uomini.
Senza saperlo,la pensava allo stesso modo di quel vampiro così lontano,lassù.
Gidan.
Continuò poco dopo,distogliendo finalmente lo sguardo dalla torre e fissandolo sulla ragazza,che per la prima volta avrebbe potuto vedere i suoi occhi luccicare da sotto l'ombra del cappuccio.
Mentre si presentava,porse una mano alla giovane. Che fosse una delle abitanti del castello?


 
Top
[».Leila~.]
view post Posted on 30/11/2009, 15:45




Luna Roche

Il vento della notte aumentò, portando con sè l'odore delle rose appena sbocciate e di quelle appassite. Dante era preso da chissà quali pensieri, a cui aveva vietato l'accesso. Sorrise tra sè e sè, rivolgendo il proprio sguardo al disco pallido e pieno nel cielo scuro. Alle parole di Dante, la risata della donna sovrastò tutto il resto. Bassa, roca e del tutto priva di ritegno, fluttuò attraverso il freddo della notte per andare ad accarezzare i timpani del Vampiro. Luna scosse la testa senza sorridere.
Puoi sfidarmi quando vuoi, chérie. Solo perchè sono una donna non significa che non sappia impugnare una spada.
Sussurrò con velata sensualità, alzandosi con un movimento fluido e mettendosi a sedere. Notò solo allora due figure ai piedi della Torre, ma l'altezza e l'oscurità non permettevano una grande vista dei due individui. Alzò nuovamente lo sguardo, passandolo dalla luna a Dante.
Ma sarebbe alquanto seccante e improduttivo perchè...
Un sorriso malandrino, di quelli che attiravano schiaffi, le si dipinse sul volto seducente. I raggi di luna si posavano sul suo busto mostrando il collo color crema e dalla consistenza serica. La brezza notturna aveva spostato i lunghi riccioli ramati di lato, lasciando che essi coprissero la parte sinistra del collo e scendendo lungo il seno. Più simili al raso che al velluto.
Nel suo sguardo si accese una luce beffarda.
...mi è sembrato di capire che lasci spesso le cose a metà, uh?
Gli strizzò l'occhio e alzò le spalle, mentre il ghigno sommesso esplodeva nella sua mente. La luce di sfottò era ora palese in quegli occhi color ocra, così femminili.
Ma non preoccuparti, mon chére. In fondo nessuno può essere perfetto. Eh no, nemmeno tu.
Sorrise, per poi lasciar spegnere il discorso con una nuova risata. Uhm, non c'era che dire, l'allegria e la spensieratezza di Dante la stavano pian piano contagiando. Non si ricordava più nemmeno il motivo per cui si trovava lì. Sorrise tra sè e sè, alzando gli occhi per ammirare le prime stelle della notte.



 
Top
€li
view post Posted on 30/11/2009, 16:11




. O K A Y! Where am I? .

. A n k o .
________________
CITAZIONE

Narrato
Parlato
‡ Pensato ‡
Altre Voci


Certo, ora che lo guardava meglio si rese conto di quanto realmente fosse massiccia la sua costituzione, per non parlare poi dell’oggetto che si portava appresso. Un’arma probabilmente? Beh, davvero strana comunque. Il suo aspetto; parecchio trasandato, conferiva un’immagine poco curata, tipica dei viaggiatori senza dimora o soldati senza più patria. Come lei doveva esser capitato lì in base alle voci udite o puramente per caso. Sprizzava allegria o un qualcosa di simile sorta mentre lei; composta e seria, non mostrava sbilanciamento da nessuna parte. Dopo quel soprassalto a riprendersi fece in fretta e ora restava attenta sulla guardia, non che le ispirasse particolare pericolo. Quella “cosa” dietro di lui non andava comunque sottovalutata, meglio non commettere un secondo errore. Con le esperienza passate aveva imparato bene a non fidarsi più di nessuno, neppure di un cucciolo d’animale. Osservò clinicamente la mano che le fu porta senza dar cenno di voler rispondere.

Eehhm.. si. Piacere!

Ancora una volta lo guardò dall’alto al basso, dubbiosa se chiedere o meno ciò che le interessava realmente. Una folata di vento s’intrufolò tra i lunghi capelli corvini, racchiusi in un’alta coda di cavallo. Un ciuffo ribelle si spostò sul davanti, andando ad infastidirle gli occhi ma la mano immediatamente fu pronta ad accoglierlo, riponendolo dietro all’orecchio.

Pure tu non sei di queste parti, immagino. Comunque… io sono Anko.

Detto ciò, cominciò a muovere i primi passi in direzione della torre. Per iniziare avrebbe fatto il giro di questa nella speranza di trovare qualcosa.

 
Top
Dante90g
view post Posted on 30/11/2009, 17:42




Dante Blaise

Quale reazione ci si sarebbe potuti aspettare da uno come Dante in quella situazione? Una risata, che altro. Passandosi una mano fra i capelli, rotolò su un fianco ritrovandosi sdraiato sul lato destro, lo sguardo tagliente rivolto in direzione del nulla.
-Interrompo le cose a metà quando serve a fare in modo che, alla fine, ce l'abbia ancora la possibilità di fare quelle cose- disse sorridente, abbandonandosi nuovamente sulla schiena.
Quella sua iperattività sprezzante avrebbe dato sui nervi a una persona comune: chissà se anche alla Demone faceva quell'effetto?
-Posso sempre concludere il lavoro per dimostrarvi il contrario, milady-
Le iridi cristalline erano ora fisse sulla giovane. Se qualcuno avesse potuto vedere lo sguardo di Dante, con tutti i suoi doppisensi velati, sarebbe sicuramente rimasto almeno sconvolto per l'eroticità vorace con cui quelle pupille si scagliavano sul corpo di Luna. Tutto condito dalla spezia della beffa, arome sempre presente in quel ragazzo centenario.
-E, per concludere: assolutamente no, milady. Se fossi perfetto, mi annoierei a morte- rise. I profumi di nuove presenze non lo sconvolsero affatto; d'altro canto, i suoi sensi lo avevano avvisato ben prima che quegli aromi potessero smuovergli l'appetito.
*Languorino che sfogherò su un paio di cervi...*
Lanciò nuovamente un'occhiata alla giovane.
*...Più tardi* si limitò a concludere malizioso, mentre si portava in piedi in un balzo.
-Credo, in vero...-
La parlata era ora decisamente aldisopra del suo rango borghese; gli anni spesi suoi libri trasudavano da ogni sua singola parola.
-...che nessuno di perfetto farebbe una cosa del genere-
Era tornato il Dante di sempre; impulsivo, testardo e incredibilmente tenace. Mosse qualche passo all'indietro per prendere la rincorsa e sussurrò un rapido:
-Aspettatemi qui- mentre in una risata si lanciava verso il limitare della torre. Quando gli stivali toccarono il cornicione, le gambe lo spinsero nel vuoto, mentre si lanciava in picchiata lasciando le braccia lungo i fianchi, per limitare l'attrito. La sensazione dell'aria fra i capelli gli aprì l'espressione nella manifestazione dell'esaltazione pura. Se solo avesse avuto qualche persona a fargli compagnia, avrebbe sicuramente riso a crepapelle per condividere quell'euforia.
L'impatto a terra sollevò un'immensa ondata di polvere, mentre atterrava fra i due sconosciuti senza alcuna esitazione.
-Fiuuu, devo consigliare di montare un ascensore- si limitò a commentare, rivolgendo il suo sorriso ai nuovi arrivati.
-Spero che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento; sono qui dal lunedì al venerdì, dalle 12.30 alle 24. per richieste e show privati contattate la mia segretaria- rise, mentre spariva nel folto della foresta.
Qualche istante dopo, la sua sagoma spuntava nuovamente all'aperto, per tornare alla base della torre. In un profondo respiro, iniziò a correre sulla parete del torrione, percorrendola in verticale contro ogni legge di gravità.
*Pagherei per essere visto da Newton, adesso*
In fondo era un alchimista, no? Poteva modificare la materia a piacimento. E Newton, nelle sue leggi, questo non lo aveva contemplato affatto.
In un fruscio si ritrovò esattamente nel punto da cui era fuggito poco prima, sedendosi sorridente a gambe incrociate.
-Scusatemi se ci ho messo più del previsto, milady, ma era l'ora di punta per le antilopi- rise, portando una mano dietro la schiena.
-Et voilà!-
In un fruscio, si ritrovò a porgerle una candida rosa cristallizzata, sorridendo con la vivacità di un bambino.
-Dicono che quando si è tristi, i regali favoriscano il rilascio delle endorf... Niente, se si ricevono regali si è più felici- rise, ricordandosi di essere fuori da un laboratorio.
-Non scatenate la vostra forza su di lei, milady. E' molto delicata- rise. La stava prendendo in giro come prima sul suo essere guerriera? Può darsi. In fondo non sarebbe cambiato mai.

 
Top
56 replies since 26/11/2009, 20:42   892 views
  Share